Sono iniziati i trattamenti contro la Cocciniglia tartaruga del Pino a Casalpalocco. Ci sono speranze per i nostri pini.
Così è spiegato sul sito del Consorzio di Casalpalocco “Come programmato, nel mese di gennaio, per anticipare la ripresa dell’attività riproduttiva primaverile, è stata avviata la campagna di trattamenti endoterapici contro la Cocciniglia tartaruga sui Pini del Consorzio. Le squadre di operatori della ditta Ekogeo S.r.l. sono all’opera per iniettare nei fusti il principio attivo che, traslocato in chioma dal flusso linfatico, ridurrà in modo significativo la presenza e la vitalità della popolazione del patogeno sui Pini trattati.
Le operazioni si svolgono nella massima sicurezza, senza alcuna dispersione nell’ambiente, con personale specializzato dotato di protezioni individuali. Accanto all’endoterapia viene attuata una fitostimolazione con prodotti biologici e bioattivatori enzimatico-batterici, con l’obiettivo di innalzare il vigore vegetativo dei Pini.
Tutte le operazioni vengono registrate mediante un’applicazione che consente di far confluire direttamente sul data-base del GIS del Verde Consortile i dati relativi alla data del trattamento, al principio attivo utilizzato, al dosaggio ecc. Ciò consentirà di monitorare nel tempo l’efficacia degli interventi. Una volta terminata la prima fase di trattamento endoterapico, infatti, sono previste campionature periodiche degli aghi delle piante trattate, allo scopo di verificare la persistenza del principio attivo. Durante il mese di gennaio sono stati trattati circa 500 Pini domestici. ..” leggi tutto l’articolo qui
Nel frattempo proseguono anche i controlli di stabilità con il sistema ultra-teconologico Visual Tree Assessment (VTA). Il programma stabilito dal Consorzio di Casalpalocco consente di avere un controllo permanente sulle alberature del Consorzio. Sono stati esaminati più di 1400 alberi, in particolare Pini domestici. Tutto questo per prevenire il rischio di danni a cose o persone per schianti repentini, già verificatisi in passato, anche se fortunatamente senza gravi conseguenze.
Se ti interessa conoscere di più su come è nato il verde del nostro Consorzio, leggi qui
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