Il tempo è splendido, i ragazzi stanno per finire la scuola, dalla prossima settimana tutti in piscina? Pare proprio di no. Questo 2020 è un anno diverso, che ci ha già abituato a molte rinunce. Ma si vedeva uno spiraglio. Tutto è in riapertura, anche piscine e palestre dei centri estivi e sportivi. Si prova a tornare alla normalità anche se con molte regole nuove, a volte complicate e un po’ scoraggianti.
Ieri però la lettera affissa all’ingresso del Parco Ovest (quello della piscina “di Piero”, per intendersi) ha gettato nello sconforto tutta Casalpalocco.
In sintesi: per riaprire la piscina seguendo le regole imposte dall’emergenza COVID bisogna adottare misure di sanificazione, registro entrate e via dicendo. Queste misure hanno un costo che ricade nelle spese eccezionali, non ordinarie e quindi vanno deliberate dall’assemblea. Ma non si può riunire l’assemblea, perché non esiste un luogo che possa contenere tutti i condomini rispettando il distanziamento previsto dalla legge. Quindi al momento, NON SI APRE.
“A fronte di questo complesso di disposizioni, le cui ricadute economiche e gestionali necessitano di un coinvolgimento della Proprietà nelle scelte da seguire, vi è la concreta impossibilità – stanti le norme attualmente in vigore – di convocare un’assemblea per 424 aventi diritto , per mancanza di un luogo che consenta il rispetto di tutte le prescrizioni in materia di prevenzione del contagio e tutela della salute. “…
“Per completezza di informazione da una prima analisi l’insieme degli extra costi dovuti all’esigenza di adeguarsi a queste nuove normative è stimabile in almeno 20.000,00 euro . ( intervento quotidiano di sanificazione euro 5000 pari ad euro 50+iva al giorno; n. 8 Analisi di laboratorio euro 3000 ; intervento di disinfettazione bagni, docce, sdraio, etc. al cambio turno euro 5000 pari ad euro 50+iva al giorno; dispenser e gel sanificante per personale e frequentatori, dispositivi di protezione euro 1500; attrezzatura varia per segnaletica, distanziamento, recinzione area prato euro 1500; addetto al controllo accessi e registrazione presenze euro 4000 ) ”
“Signori Condomini, mi auguro che queste note aiutino a comprendere i termini della questione. Il compito dell’amministratore è quello di permettere il miglior godimento possibile dei beni comuni secondo i voleri e l’indirizzo della Proprietà e nel rispetto delle norme di sicurezza. Purtroppo però, l’attuale situazione di emergenza sanitaria, come abbiamo visto, non permette la convocazione dell’assemblea. L’Amministratore quindi non è in grado di conoscere la volontà della Proprietà in ordine all’eventuale approvazione di un preventivo che presenti un costo per la gestione della piscina per l’esercizio 2020 di importo superiore di oltre il 40% rispetto a quello degli anni passati, anche in considerazione che siamo in presenza di disposizioni che limitano fortemente il godimento della piscina.In queste condizioni l’Amministratore non è autorizzato a sostenere i costi prospettati e, purtroppo, non può aprire l’impianto. La situazione verrà riesaminata qualora le attuali prescrizioni per il contenimento del contagio e per la tutela della salute, vengano modificate dalle Competenti Autorità. Roma 29 maggio 2020”
Estratto dalla Lettera affissa alla Piscina Ovest dall’Amministratore Javicoli
Inutile dire che la suddetta comunicazione sta scatenando numerose polemiche e dubbi sulla legittimità della decisione. Certo è che poteva essere più facile accettare un divieto assoluto di riaprire per motivi sanitari (qualora previsto dalla legge), ma non riaprire pur essendo consentito, solo per un problema “burocratico” lascia qualche perplessità.
Anche altre piscine di Casalpalocco sembrano intenzionate a non riaprire. O meglio gli amministratori delle piscine hanno comunicato la non riapertura, ma i condomini sembrano tutt’altro che d’accordo. Cominciano a girare lettere da sottoscrivere nelle varie Isole, con proposte e richieste di chiarimenti.
Come finirà? L’ultimissima delibera della Sindaca Raggi non lascia dubbi sul fatto che la riapertura sia legittima. Quindi basterebbe solo un po’ di volontà e fantasia per superare questo ostacolo della delibera assembleare. Non è possibile l’assemblea online, ma invece riunirsi all’aria aperta nel Parco potrebbe essere una soluzione? Forza mettiamocela tutta, riaprire le piscine non è un capriccio, è una necessità. Dopo mesi chiusi in casa, scuola virtuale, tutti gli sport sospesi, permettere l’utilizzo delle nostre strutture è fondamentale quest’anno più che mai.
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